Nuova Riveduta:

Geremia 38:9

«O re, mio signore, quegli uomini si sono comportati male in tutto quello che hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna; egli morirà di fame là dov'è, poiché non c'è più pane in città».

C.E.I.:

Geremia 38:9

«Re mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul posto, perché non c'è più pane nella città».

Nuova Diodati:

Geremia 38:9

«O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male in tutto ciò che hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna; egli morirà di fame là dentro, perché non c'è più pane in città».

Riveduta 2020:

Geremia 38:9

“O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male in tutto quello che hanno fatto al profeta Geremia, che hanno gettato nella cisterna; egli morirà di fame là dov'è, poiché non c'è più pane in città”.

La Parola è Vita:

Geremia 38:9

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Geremia 38:9

'O re, mio signore, quegli uomini hanno male agito in tutto quello che hanno fatto al profeta Geremia, che hanno gettato nella cisterna; egli morrà di fame là dov'è, giacché non v'è più pane in città'.

Ricciotti:

Geremia 38:9

«O re, signor mio, questi uomini si sono diportati malissimo, nel modo con cui hanno maltrattato Geremia profeta, cacciandolo in una cisterna perchè muoia di fame, non essendovi più pane in città».

Tintori:

Geremia 38:9

«O re mio signore, quegli uomini hanno agito male in tutto ciò che han fatto contro il profeta Geremia: l'han gettato nella cisterna a morirvi di fame, non essendovi più pane in città».

Martini:

Geremia 38:9

O re mio signore, hanno fatto male costoro in tutto quello, che hanno attentato contro Geremia profeta, avendolo messo nella fossa, affinchè vi muoia di fame, mentre non v'ha più pane nella città.

Diodati:

Geremia 38:9

O re, mio signore, male hanno fatto quegli uomini in tutto ciò che hanno fatto al profeta Geremia, avendolo gettato nella fossa; or assai sarebbe egli morto di fame là dove era; conciossiachè non vi sia più pane alcuno nella città.

Commentario abbreviato:

Geremia 38:9

Capitolo 38

Geremia viene gettato in una prigione, da cui viene liberato da un etiope Ger 38:1-13

Egli consiglia al re di arrendersi ai Caldei Ger 38:14-28

Versetti 1-13

Geremia continuò a predicare con semplicità. I principi continuarono con la loro malvagità. È frequente che i malvagi guardino ai ministri fedeli di Dio come a dei nemici, perché mostrano quali sono i nemici che i malvagi sono per se stessi quando sono impenitenti. Geremia fu messo in una prigione. Molti testimoni fedeli di Dio sono stati rinchiusi privatamente nelle prigioni. Ebed-melech era un etiope; eppure parlò al re con fedeltà: "Questi uomini hanno fatto male tutto quello che hanno fatto a Geremia". Vedete come Dio può suscitare amici per il suo popolo in difficoltà. Vennero dati ordini per la liberazione del profeta, ed Ebed-melech lo vide sguinzagliato. Questo ci incoraggia a presentarci con coraggio per Dio. Si nota in modo particolare la sua tenerezza per Geremia. Che cosa vediamo nei diversi personaggi di allora, se non lo stesso che vediamo nei diversi personaggi di oggi, cioè che i figli del Signore si conformano al suo esempio e i figli di Satana al loro padrone?

Riferimenti incrociati:

Geremia 38:9

Ger 38:1-6; Est 7:4-6; Giob 31:34; Prov 24:11,12; 31:8,9
Ger 37:21; 52:6

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